Le richieste dei clienti e del mercato cambiano continuamente. Per soddisfarle è necessario dotarsi di un processo produttivo flessibile, che sia perfettamente adattabile alle necessità in termini di varietà e variabilità del prodotto, ma anche di celerità e tempestività di consegna. Fare di più in meno tempo, diventare più competitivi e ridurre i costi di produzione. Come riuscirci? La risposta è nel lead time

Il termine lead time assume un significato ed un valore differente a seconda del tipo di azienda e del settore di riferimento. Letteralmente traducibile come «tempo di attraversamento», in riferimento a realtà produttive potremmo definirlo come il tempo che intercorre dall’inizio alla fine del processo produttivo, mentre in termini logistici come il lasso temporale tra la richiesta del cliente e il momento in cui l’azienda riesce a soddisfarla. Ma qualunque sia il punto di vista, il lead time si qualifica come uno dei principali fattori critici di successo, rappresentando un prezioso indicatore di efficienza. Per questo averne il controllo è la chiave per ottimizzare tutte le attività correlate ai propri processi produttivi.

La competitività di un’azienda non si trova solo nella capacità di offrire un prodotto di qualità sul mercato, ma anche e soprattutto nel riuscire a ridurre i tempi di attesa del consumatore. Ridurre il lead time permette di soddisfare più rapidamente le richieste del cliente, aiutando l’impresa a differenziarsi sul mercato, accrescere la sua reputazione e fidelizzare il proprio parco clienti. I vantaggi che un suo abbattimento apporta non sono solo in termini di concorrenza, ma anche e soprattutto economici e finanziari. Ridurre al minimo i «tempo di attraversamento» del prodotto significa incrementare la produttività delle proprie risorse, raggiungere un livello ottimale di inventario, diminuire i costi di magazzino ed avere a disposizione più capitale circolante. In altre parole, da un lato si favorisce la gestione delle scorte, diminuendo il costo logistico, dall’altro si riduce il capitale immobilizzato, generando una maggiore liquidità per la propria impresa.

Ogni contesto produttivo è unico e differente, occorre quindi tener conto di tutte le sue peculiarità per poter suggerire interventi migliorativi, ma vi sono delle strategie generalmente applicabili per minimizzare il lead time e raggiungere l’obbiettivo di una produzione più efficiente:

Calcolare per ridurre:
adottare un sistema digitalizzato di monitoraggio del lead time.

Ogni strategia di riduzione del lead time ha un comune punto di partenza: l’assoluta esigenza di misurarlo con precisione, perché non si può pensare di ottimizzare qualcosa che non si conosce. Il lead time, se calcolato mappando tutte le fasi del processo produttivo, è un indicatore di efficienza di estremo valore. Un suo monitoraggio digitalizzato consente di avere a disposizione valori certi e precisi per circoscrivere l’inefficienza che rallenta i processi. Fondamentale strumento che ci viene in aiuto nel controllo del lead time è l’ERP (Enterprise Resource Planning). Questi sistemi gestionali, controllando tutti gli anelli della supply chain, consentono al responsabile di produzione di avere a disposizione dati precisi sui singoli tempi di attraversamento che compongono il processo e così compiere tutte quelle operazioni strategiche che permettano una riduzione della durata complessiva dell’intera catena di produzione.

Pianificare, prevenire e correggere:
assicurare la continuità del tuo processo produttivo.

Assicurare continuità alla propria produzione significa pianificare strategicamente, prevenire il rischio di fermi macchina o carenza di materia prima ed intervenire con operazioni correttive in tempo reale. Generalmente, un sistema MES (Manufacturing Execution System) interconnesso ai macchinari e agli altri sistemi informatici presenti in azienda, primo fra tutti l’ERP, realizza una corretta raccolta dati in tempo reale, garantendo a tutte le parti coinvolte nel processo di produzione una sincronia operativa determinante per il mantenimento di un ottimo ritmo produttivo e di un lead time complessivo ottimale. Inoltre, monitorando gli asset di produzione e segnalando potenziali problematiche lungo la catena, aiuta il responsabile di produzione a reagire tempestivamente a rallentamenti o dimenticanze, correggendo il tiro in corso d’opera.

Gestire in modo intelligente le scorte:
creare
un magazzino smart per una produzione efficiente.

Un magazzino efficace ed efficiente è un elemento determinante per ridurre il lead time. Il livello di lead time ed il livello di scorte sono strettamente correlati, se diminuisce l’uno si riduce anche l’altro, ma come riuscire a controllare entrambi? Esistono numerose strategie per ottimizzare le scorte di magazzino, come scegliere di approvvigionarsi da un unico fornitore o rivedere layout di magazzino, favorendo le movimentazioni e le tempistiche delle attività logistiche interne. Ma la migliore scelta è quella di investire in un software di logistica magazzino, un WMS (Warehouse Management System), che supporta le aziende, svolgendo numerose funzioni come il controllo delle giacenze, il ricevimento delle materie prime o il coordinamento dei movimenti all’interno del magazzino. Questo strumento non solo permette di ridurre al minimo gli errori, ma anche e soprattutto di diminuire i costi e le tempistiche.

Questi strumenti sono tutti alleati preziosi per digitalizzare la propria azienda ed ottimizzare la produzione, ma investire in essi richiede uno sforzo economico importante. Proprio per questo, in aiuto alle imprese manifatturiere, interessate ad acquistare beni strumentali alla transizione 4.0, sono state previste agevolazioni fiscali che permettono di recuperare buona parte del proprio investimento in credito d’imposta.

Fra i così detti «beni strumentali immateriali» agevolabili, figura anche il MES, il sistema di gestione e controllo della produzione, analizzato insieme e risultato fondamentale alleato per assicurare la continuità produttiva della propria impresa. Tuttavia, i benefici fiscali previsti dallo Stato a fronte di un suo acquisto non dureranno per sempre ed il vantaggio economico diminuirà già a partire dal 2023.

 

Se fino al 2021 acquistando un MES, un’azienda poteva recuperare solo il 20% del suo costo, oggi la percentuale è ben più alta, ma dalla fine dell’anno il beneficio tornerà ad abbassarsi. Con la nuova Legge di Bilancio 2022 ed il successivo Decreto Aiuti, l’aliquota agevolativa per gli acquisti in software 4.0, effettuati entro il 31 dicembre 2022, è salita al 50%. In tal modo, sarà sufficiente formalizzare l’ordine per proprio MES entro la fine dell’anno e pagare il 20% entro il 30 giugno 2023, per poter recuperare la metà del costo del proprio investimento.

 

In cosa investire? In software 4.0 che possano aiutarti a digitalizzare i tuoi processi produttivi.
Quando farlo? Ora!